PLUSDOTAZIONE E ALTO POTENZIALE
Si definisce plusdotazione intellettiva e/o alto potenziale cognitivo una capacità cognitiva eccezionalmente superiore alla media dei pari età. Il 2% della popolazione ottiene ai test cognitivi un quoziente intellettivo (QI) maggiore o uguale a 130 (indice di plusdotazione), ma ben il 5-8% ha risultati superiori a 120 (alto potenziale cognitivo). Da questi dati si deduce che, mediamente, potrebbe esserci un bambino gifted (dall’inglese “che ha un dono”) in ogni classe. In Italia, negli ultimi anni, la conoscenza del fenomeno inizia a diffondersi sia tra professionisti (psicologi, pedagogisti, neuropsichiatri) sia all’interno dell’ambito scolastico (dirigenti, insegnanti, educatori).
LE CARATTERISTICHE
È difficile descrivere in maniera unitaria il mondo dei bambini ad alto potenziale, poiché esso appare come una complessa costellazione di caratteristiche personali e comportamentali che si esprimono spesso in modi differenti; in letteratura troviamo alcune caratteristiche distintive comuni alla maggior parte di loro:
- Apprendono facilmente
- Imparano a leggere presto e autonomamente
- Hanno grande memoria
- Sono curiosi e creativi, esplorano e hanno una varietà di interessi
- Possiedono un linguaggio ricco e fluido
- Usano un tipo di ragionamento ricco di intuizioni e metafore
- Sono molto sensibili ed empatici
- Sono in grado di avere un piacevole rapporto con gli adulti
- Hanno uno spiccato senso della giustizia
Il fenomeno dell’alto potenziale cognitivo, importante risorsa per l’individuo, mostra però un altro lato della medaglia: i bambini gifted quando non sono correttamente stimolati e coinvolti dall’ambiente circostante, possono distrarsi facilmente, annoiarsi, diventare apatici, fino a perdere l’interesse a imparare. Tutto ciò ha ripercussioni sia nell’ambito scolastico che in quello extra-scolastico, come lo sport e le attività ricreative.
Anche a livello relazionale possono sorgere problemi, sia con i pari che con gli adulti: i bambini gifted fanno spesso fatica a socializzare con i coetanei e ad essere socialmente integrati, risultando spesso isolati, timidi o perfino scontrosi. Mettono, inoltre, in discussione o non considerano adeguatamente l’autorità.
A livello emotivo ne conseguono ansia e impazienza, caratteristiche tipiche del plusdotato, a cui può aggiungersi una bassa autostima legata ai risultati scarsi negli impegni intrapresi. Ciò si manifesta anche nei comportamenti che risultano talvolta problematici e di difficile gestione.
LEGISLAZIONE
Il tema della plusdotazione e dell’alto potenziale cognitivo è attuale, ma il contesto italiano appare, ad oggi, uno dei pochi rimasti che ancora non dispone di programmi di ricerca e di intervento specifici nel campo della plusdotazione. Le iniziative sul territorio inerenti il tema e le proposte a livello normativo sono sempre più frequenti e si prospetta nei prossimi anni una diffusione sempre più capillare e una presa in carico effettiva della questione anche a livello legislativo e, di conseguenza, in ambito scolastico.
Un passo legislativo importante è stato fatto dal MIUR nell’aprile del 2019. Con la nota n. 562 del 3 aprile 2019, il MIUR invita a considerare tra gli alunni BES anche quelli ad alto potenziale cognitivo: “In base alle segnalazioni ricevute dalle scuole e alle comunicazioni scientifiche dei settori accademici di riferimento, emerge come fra la popolazione scolastica siano presenti bambini ad alto potenziale intellettivo, definiti Gifted children in ambito internazionale. A seguito dell’emanazione della Direttiva 27.12.2012, molte istituzioni scolastiche hanno considerato tali alunni e studenti nell’ambito del Bisogni Educativi Speciali. Tale prassi, assolutamente corretta, attua la prospettiva della personalizzazione degli insegnamenti, la valorizzazione degli stili di apprendimento individuali e il principio di responsabilità educativa. Anche in questo caso la strategia da assumere è rimessa alla decisione dei Consigli di Classe o Team docenti della primaria che, in presenza di eventuali situazioni di criticità con conseguenti manifestazioni di disagio, possono adottare metodologie didattiche specifiche in un’ottica inclusiva, sia a livello individuale sia di classe, valutando l’eventuale convenienza di un percorso di personalizzazione formalizzato in un PDP:”
Riportiamo ora le altre tappe normative sviluppatesi nel corso degli anni su questa tematica:
- L’onorevole Pierantonio Zanettin, il 19 febbraio 2019, ha depositato il disegno di legge n. 1607 “Disposizioni per il riconoscimento degli alunni con alto potenziale cognitivo, l’adozione di piani didattici personalizzati e la formazione del personale scolastico”.
- A novembre 2018 il MIUR – Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione e, in particolare, la Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione, diretto dalla Dott.ssa Giovanna Boda, ha annunciato la costituzione del Comitato Tecnico Nazionale per la tutela del diritto allo studio di alunni e studenti ad alto potenziale intellettivo.
- Le Direttive Europee (raccomandazione n. 1248) insistevano, già nel 1994, sulla necessità di lavorare per creare le condizioni che possano accogliere e favorire al massimo lo sviluppo del nostro capitale umano. Il Consiglio d’Europa nel provvedimento a favore dei ragazzi plusdotati evidenzia come questi bambini siano portatori di bisogni particolari e necessitino di un’educazione speciale che promuova e potenzi le loro capacità e abilità, non solo per il loro interesse ma anche per quello di tutta la collettività umana: “nessun Paese può permettersi di sprecare dei talenti”. La raccomandazione n. 1248 del Consiglio d’Europa sull’educazione dei bambini talentati ha sottolineato la necessità di sviluppare il loro potenziale intellettivo attraverso strumenti e condizioni di insegnamento particolari.
LE NOSTRE PROPOSTE
L’alto potenziale cognitivo merita la giusta attenzione da parte di genitori e insegnanti: richiede l’utilizzo di uno stile parentale, di un’educazione e di un metodo d’insegnamento specifico e personalizzato affinché i bambini trovino i giusti stimoli e siano messi nelle migliori condizioni per poter sviluppare appieno ed esprimere al meglio il loro potenziale. È fondamentale che tutte le figure di riferimento coinvolte collaborino per creare un ambiente che favorisca la valorizzazione e lo sviluppo delle potenzialità e il benessere del singolo individuo. Un lavoro efficace di riconoscimento e presa in carico deve focalizzarsi sulle specificità e sulle peculiarità di ciascuno, poiché la plusdotazione è un insieme di caratteristiche personali e comportamentali che si esprimono in modi differenti.
VALUTAZIONE DEL POTENZIALE COGNITIVO
Percorso basato sull’utilizzo di test specifici e sull’osservazione clinica, al fine di delineare il profilo cognitivo ed emotivo del bambino/ragazzo sulla base del quale, se necessario, potrà essere definito un piano didattico personalizzato (PDP).
CONSULENZA IN PEDAGOGIA SCOLASTICA E FAMIGLIARE
La consulenza prevede una prima fase di conoscenza e raccolta dati per la progettazione del percorso e una seconda fase di osservazione, affiancamento e intervento sui contesti (famigliare e scolastico). All’occorrenza, lo specialista di riferimento si occuperà di mediare, facilitare e promuovere le comunicazioni tra scuola, famiglia e/o altri servizi coinvolti.
PERCORSI INDIVIDUALI PEDAGOGICI E PSICOLOGICI
Interventi studiati ad hoc dall’équipe psicopedagogica sulle specifiche esigenze del bambino e della famiglia.
PARENT TRAINING
Incontri dedicati ai genitori di bambini e ragazzi plusdotati, in cui confrontarsi sulle dinamiche educative e fornire strumenti utili nella gestione quotidiana.
LABORATORI PER BAMBINI E RAGAZZI
Incontri di gruppo dedicati ad attività sfidanti e/o creative con l’obiettivo di creare contesti di attività e socializzazione adeguati, per stimolare le capacità e favorire l’inserimento sociale di bambini e ragazzi gifted.
CHI SIAMO
L’equipe di Mind Room offre un servizio di consulenza psicologica e pedagogica che si sviluppa con azioni di supporto, orientamento e potenziamento, al fine di proporre un intervento “integrato”.
La nostra equipe è composta da pedagogisti, psicologi e psicoterapeuti e propone percorsi personalizzati.
LA NOSTRA EQUIPE
Dott.ssa Federica Bonzi – Psicologa e formatrice, referente area valutazione
Da anni mi occupo di valutazione del potenziale e sviluppo delle competenze in ambito aziendale. Esperta di orientamento scolastico e professionale, amo individuare le capacità di ciascuno e scegliere con loro il percorso migliore.
Dott.ssa Federica Grilanda – Psicologa dell’età evolutiva, psicologa scolastica, referente area valutazione
Da anni mi occupo di psicologia scolastica e apprendimento, collaborando con numerosi Istituti del territorio. Sono esperta in disturbi specifici dell’apprendimento; sono membro accreditato dell’equipe 75 di Ats Insubria per le certificazioni DSA.
Dott.ssa Maria Chiara Moneta – Pedagogista e formatrice, responsabile area pedagogica
Da anni mi occupo del potenziale di sviluppo di persone che hanno un profilo di pensiero differente dalla norma. Nel 2011 ho partecipato al primo corso Europeo di Alta Qualificazione su “Il riconoscimento della superdotazione degli studenti e i problemi educativi e didattici che ne conseguono” presso l’Università degli Studi di Bergamo. Mi occupo anche della promozione culturale degli interventi a favore della plusdotazione e dell’alto potenziale cognitivo.
Dott.ssa Valeria Resta – Psicologa, psicoterapeuta, referente per le famiglie e responsabile area clinica
Da anni mi occupo di talento in ambito sportivo, aziendale e cognitivo. Sono specialista in plusdotazione e alto potenziale. Insegno all’Università dell’Insubria e collaboro con l’Università Cattolica di Milano. Sono socio fondatore di Mind-Room.
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