Il tema della plusdotazione e alto potenziale è attuale ma il contesto italiano appare, ad oggi, uno dei pochi rimasti che ancora non dispone di programmi di ricerca e di intervento specifici nel campo della plusdotazione. Le iniziative sul territorio inerenti il tema e le proposte a livello normativo sono sempre più frequenti e si prospetta nei prossimi anni una diffusione sempre più capillare e una presa in carico effettiva della questione anche a livello legislativo e, di conseguenza, in ambito scolastico.
A seguire alcuni degli step nel campo dei riferimenti normativi sul tema:
- Le Direttive Europee (raccomandazione n. 1248) e del nostro Ministero dell’Istruzione insistevano, già nel 1994, sulla necessità di lavorare per creare le condizioni che possano accogliere e favorire al massimo lo sviluppo del nostro capitale umano. Il Consiglio d’Europa nel provvedimento a favore dei ragazzi dotati e superdotati evidenzia come questi bambini siano portatori di bisogni particolari e necessitino di un’educazione speciale che promuova e potenzi le loro capacità e abilità, non solo per il loro interesse ma anche per quello di tutta la collettività umana: “nessun Paese può permettersi di sprecare dei talenti”. La raccomandazione n. 1248 del Consiglio d’Europa sull’educazione dei bambini talentati ha sottolineato la necessità di sviluppare il loro potenziale intellettivo attraverso strumenti e condizioni di insegnamento particolari.
- A novembre 2018 il M.I.U.R. – Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione e, in particolare la Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione, diretto dalla Dott.ssa Giovanna Boda, ha annunciato la costituzione del Comitato Tecnico Nazionale per la tutela del diritto allo studio di alunni e studenti ad alto potenziale intellettivo.
- L’onorevole Pierantonio Zanettin, il 19 febbraio 2019, ha depositato il disegno di legge n. 1607 “Disposizioni per il riconoscimento degli alunni con alto potenziale cognitivo, l’adozione di piani didattici personalizzati e la formazione del personale scolastico”.